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Lo sviluppo delle Free Zone portuali: le previsioni del “Decreto Mezzogiorno” e casi studio nel Mediterraneo

I recenti dettati del decreto legge 91/2017 recante “Disposizioni urgenti per la crescita economica del Mezzogiorno” (su GU del 20 giugno 2017) convertito in Legge 3 agosto 2017, n. 123 (su GU del 12 agosto 2017), hanno previsto, tra l’altro, al Capo II artt. 4-5 la possibilità di istituire le cosiddette ZES vale a dire le Zone Economiche Speciali. Viene così introdotto nel nostro sistema normativo uno strumento oggetto in passato di lunghi e animati dibattiti e che, nell’immaginario collettivo, avrebbe potuto contribuire, una volta concepito, in modo significativo allo sviluppo o al rilancio di determinate aree del Paese, contraddistinte da persistente crisi economica e produttiva. Il report analizza le prospettive future delle ZES nel Mezzogiorno e alcuni casi studio esteri: Tanger Med, Canale di Suez e Porto di Trieste.

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Asian Infrastructure Investment Bank: un supporto finanziario per i progetti che collegano Asia ed Europa

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In questo paper SRM ha analizzato il ruolo della Asian Infrastructure Investment Bank (AIIB). Si tratta di un’istituzione finanziaria multilaterale guidata dalla Cina, creata per promuovere l’interconnessione e l’integrazione economica nella regione asiatica e per cooperare con le già esistenti altre banche multilaterali di sviluppo (come la World Bank e la Asian Development Bank). Lo scopo dichiarato della banca è quello di finanziare lo sviluppo delle infrastrutture in Asia e nelle regioni limitrofe. Essa è stata, infatti, inizialmente pensata come uno strumento principalmente finalizzato alla realizzazione dei progetti relativi alla One Belt One Road Initiative (OBOR), poi la sua mission è stata estesa. Il saggio ne dà conto con un’analisi molto dettagliata.

Le versioni in inglese e in italiano possono essere acquistate su questo sito in formato PDF.

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The New Silk Road: logistics disruption in the North-West European port system?

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Questo paper, curato dall’Università Erasmus di Rotterdam, descrive come si intende sviluppare l’iniziativa One Belt One Road (OBOR) nel Nord-Europa con particolare riferimento al porto di Rotterdam  e quindi come porti evoluti e tecnologici vanno preparandosi ad accogliere le Silk Ships, ossia il naviglio che sarà generato dai flussi di merci generati dall’iniziativa).

Il paper è disponibile solo in inglese.

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Current Status and Trend of China’s Port Infrastructure Construction

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Questo paper, curato  dallo Shanghai International Shipping, è dedicato alla Cina e descrive come si intende sviluppare l’iniziativa One Belt One Road (OBOR) con particolare riferimento alla Silk Maritime Road vale a dire gli aspetti marittimi. Si pensi che nei giganteschi porti di questo Paese, nel solo 2016, sono stati realizzati investimenti pari a circa 18,6 miliardi di euro.

Il paper è disponibile solo in inglese.

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Sustainable ports. Why ports redefine their strategies to better take into consideration their environmental and societal impacts

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Questo paper, curato dall’Università di Amburgo, riguarda i “sustainable ports”. Il contributo sostiene che le strategie di sviluppo per un futuro portuale sostenibile possono essere elaborate solo attraverso un’accurata valutazione delle attività economiche svolte nel porto, del suo potenziale di mercato e dei relativi costi esterni. Il Porto nei suoi modi di agire deve darsi una frontiera cosiddetta “sostenibile” e distribuire le sue risorse per massimizzare la loro generazione di valore in una prospettiva di lungo termine nonché e trovare modi intelligenti per ridurre gli impatti negativi sull’ambiente, specie se lo scalo è incastonato nella città; è l’unico modo in cui le comunità portuali possono prosperare insieme ai centri urbani.

Il paper è disponibile solo in inglese.

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Il quadro economico globale. Forza, debolezze e progressi della globalizzazione all’inizio del XXI secolo

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Questo paper è importante per avere una comprensione del contesto in cui ci stiamo muovendo. La globalizzazione è certo che abbia procurato dei vantaggi, poiché proprio negli anni del successo della globalizzazione stessa si è verificato un aumento del reddito medio. Nello stesso periodo essa ha anche dato un contributo all’abbattimento della povertà generale. Le previsioni ci dicono che nonostante i neoprotezionismi, la globalizzazione non si arresterà, essendo passata anzi a uno stadio avanzato. Siamo ora nello stadio in cui sono i paesi emergenti che si sono sviluppati (come la Cina) che originano a loro volta nuovi IDE; nuove economie da sviluppare (l’Africa) vengono scoperte e attraggono capitali da tutto il mondo.

Le versioni in inglese e in italiano possono essere acquistate su questo sito in formato PDF.

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Intervista con Mare Straetmans, Managing Director Port XL

Mare Straetmans ricopre attualmente il ruolo di managing director di PortXL, il World Port Accelerator. Il Porto di Rotterdam rappresenta infatti oggi un innovation hub che ha lo scopo di favorire lo sviluppo di sturt up nell’ambito del settore marittimo. PortXL cerca le migliori start up nel mondo e le accoglie a Rotterdam per tre mesi affinchè possano trovare i loro primi clienti. Una nuova iniaiziativa che guarda sicuramente al futuro dell’industria marittima.

Intervista con Ami Daniel, Co-fondatore e CEO di Windward

Windward è una giovane impresa israeliana che ha brevettato una piattaforma tecnologica per identificare e monitorare costantemente i movimenti delle oltre 180 mila navi che solcano gli oceani. Le informazioni possono essere utilizzate nell’interesse della sicurezza nazionale dai servizi di intelligence, autorità marittime e guardie costiere per monitorare cosa avviene in mare. Esiste poi un lato commerciale: ad usare queste informazioni sono soprattutto le assicurazioni che si occupano di imbarcazioni e le compagnie che trasportano beni e merci via mare. Fondata nel 2010, è ormai diventata una storia di successo aziendale, con clienti in tutto il mondo.

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Shipping Update – 2017

Nel 2016 l’economia globale ha fatto registrare lo stesso tasso di crescita del 2015: è cresciuta del 3,1% mentre per i traffici marittimi mondiali si rileva un incremento del 2,4%; la flotta mondiale è cresciuta del 3,2%. L’aumento dei traffici di carichi secchi è stato pari all’1,4%, il più basso livello dal 2010; dopo due anni di declino, invece, il comparto del petrolio ha visto un incremento del 3,6%; i traffici containerizzati hanno fatto registrare un +1,5%. Per scaricare il Report completo clicca su “Dettagli”.

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Italian Maritime Economy.  Scenari e geomappe di un Mediterraneo nuovo crocevia: l’Italia sulla Via della Seta

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Il Rapporto 2017 sulla Maritime Economy, giunto alla sua quarta edizione, si fonda su due pilastri. Il primo è rappresentato da uno spaccato sui principali dati economici del settore da un punto di vista nazionale ed internazionale, con aggiornamenti sulle caratteristiche dei porti e dello shipping nello scenario mondiale, europeo e italiano, e approfondimenti sulle rotte e sulle dinamiche del traffico. Il secondo pilastro ‒ in continuità con un argomento che SRM segue ormai in modo strutturale ‒ riguarda l’evoluzione degli investimenti della Cina nei porti e nei terminal marittimi nel Mediterraneo e nel Nord Europa. È un fenomeno che sta insistendo nel Mare nostrum e nel Mare del Nord e che verosimilmente proseguirà ancora per lungo tempo, visto l’ingente piano di investimenti infrastrutturali posto in essere dal Dragone per il compimento della One Belt One Road. L’iniziativa prevede la creazione di una via marittima e di una via terrestre-ferroviaria; esse consentiranno alla Cina di espandere i rapporti commerciali verso Europa e Asia Occidentale attraverso la realizzazione e/o il potenziamento di infrastrutture di trasporto. Le analisi sono corredate da casi studio molto interessanti e suggestivi.

Il quarto Rapporto Annuale (in italiano e inglese) può essere acquistato su questo sito in versione digitale ad costo ridotto.

Per richiedere la versione cartacea (30 euro + costi di spedizione) scrivere a comunicazione@sr-m.it

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