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Questo è il terzo studio elaborato da SRM e Alexbank sulle performance del Canale di Suez; analisi che evidenzia gli effetti della pandemia, le prestazioni complessive e il potenziale economico del Canale e della sua Free Zone.
Malgrado gli effetti della pandemia, il Canale ha mostrato una notevole resilienza oltrepassando nel 2020 il miliardo di tonnellate di merci e totalizzando un numero di transiti pari a 18.829 navi. Anche in un momento economico complesso, Suez è dunque rimasto uno snodo strategico per i traffici nel Mediterraneo continuando a rappresentare il 12% del traffico mondiale ed il 7-8% di quello petrolifero.
Il Canale è molto importante per l’economia egiziana e lo è anche per i porti italiani – in particolare Genova, La Spezia, Trieste e Gioia Tauro – come snodo strategico lungo la rotta marittima per il commercio tra Italia e Asia.
L’episodio della mega-nave portacontainer Ever Given incagliata nel Canale di Suez nel marzo 2021 ha reso evidente l’importanza di Suez per i flussi di merci provenienti dall’oriente e destinati ai mercati europei; una rilevanza che incide in modo fondamentale sulla connettività dei paesi e che nel tempo è ulteriormente aumentata specie dopo il raddoppio del Canale ultimato nel 2015.
Lo studio è disponibile solo in lingua inglese.

Questo libro è il primo lavoro realizzato dalla “Global Shipping Think Tank Alliance” di cui SRM fa parte.
Il report – focalizzato sull’impatto del Covid-19 sull’industria marittima – include, oltre al contributo di SRM, gli articoli dei membri dell’Alleanza: Shanghai International Shipping Institute (Cina), Korea Maritime Institute (Korea), World Maritime University (Svezia), Institute of Shipping Economics and Logistics (Germania), Amsterdam University of Applied Sciences (Olanda), PolyU Maritime Library e R&D Center (Hong Kong, Cina). Ogni articolo offre la prospettiva dei rispettivi Paesi e di come istituzioni, governi e imprese hanno risposto all’impatto pandemico.
Nello specifico, l’articolo firmato da SRM s’intitola: COVID-19 Results of a Brief Investigation: the Logistics and Maritime Italian Operators’ Sentiment.
Il libro è scaricabile solo nella versione inglese.

La ricerca è realizzata da SRM e Intesa Sanapaolo e annovera collaborazioni internazionali con l’Università di Anversa e lo Shanghai International Shipping Institute. Il report analizza il tema dello sviluppo della Rotta Marittima Artica da varie angolazioni: gli scenari internazionali delle grandi rotte, gli aspetti geo-strategici, quelli connessi al climate change e alcuni risvolti normativi. È questa una direttrice che è già percorsa da importanti traffici navali intraregionali ma al momento di carattere stagionale e dedicati ad alcuni settori come ad esempio l’Energy. La globalizzazione dei mercati, fenomeni come la Belt & Road, i cambiamenti climatici, e le scelte strategiche dei carrier rivolte a cercare sempre percorsi meno onerosi, stanno però aumentando l’attenzione verso la direttrice artica.
Il paper è disponibile solo in lingua inglese.

Questo working paper inaugura una serie di report volti a monitorare uno dei comparti più importanti del Paese. Il paper si apre con un outlook internazionale, che analizza le ricadute più significative che il virus ha causato sullo shipping e sul settore della logistica portuale. A seguire, proponiamo una serie di stime sul notevole impatto del fenomeno sull’interscambio marittimo (import-export) italiano. Il report si conclude con i risultati di una Survey sugli effetti del COVID-19 realizzata da SRM attraverso alcune domande rivolte ad un panel di settore costituito dai principali player nazionali a livello associativo e portuale. È un’indagine dai risvolti interessanti che affronta problemi, esigenze e possibili soluzioni per ripartire.
E’ disponibile anche la versione inglese.

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Sul tema della Belt & Road Initiave si è già detto e scritto molto, particolarmente a seguito della visita del Presidente cinese in Italia nel marzo del 2019, a cui sono seguiti la firma di un memorandum of Understanding che ha visto l’adesione formale dell’Italia al progetto BRI, e la relativa sottoscrizione di svariati accordi collaterali che hanno spaziato dalle infrastrutture e trasporti allo scambio di informazioni e know-how, da accordi relativi agli scambi commerciali a progetti di collaborazione in campo scientifico ed industriale.
Prima di entrare nel merito di quanto si vuol discutere in questo articolo, si ritiene necessario un inquadramento sintetico sulle ragioni che portano alla genesi, sviluppo ed espansione della BRI, che già conta a vario titolo l’adesione di oltre 100 Paesi, numero destinato a crescere quasi su base quotidiana.
Questo lavoro di ricerca è un estratto del Sesto Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy”.

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Fino al XX secolo, la Cina è diventata gradualmente un grande consumatore di energia e di risorse su scala globale. Le importazioni cinesi di minerale di ferro e carbone stanno assumendo quote in rapido aumento nel commercio marittimo globale, con “fattori cinesi” che stanno diventando predominanti per determinare il mercato globale delle rinfuse solide. Negli ultimi anni, l’industria navale ha sofferto, e anche il mercato cinese del trasporto marittimo di rinfuse solide sta cambiando silenziosamente. Questo articolo analizza i cambiamenti dei “fattori cinesi” e il conseguente impatto sul mercato globale del trasporto marittimo dal punto di vista delle strutture della catena industriale di diversi carichi.
Questo lavoro di ricerca, disponibile solo in inglese, è un estratto del Sesto Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy”.

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A fine 2018 la flotta globale di navi container è cresciuta del 5,7%, raggiungendo un traffico merci pari a 22 milioni di TEU (fonte: Alphaliner). Le previsioni indicano un ulteriore aumento della flotta, che dovrebbe raggiungere quasi 24 milioni di TEU nel 2020. Nel presente paper viene delineato l’andamento dell’attività globale nel settore del trasporto container, fornita un’analisi sui top carrier, dei principali trend e alcune riflessioni sulla normativa IMO 2020 per avere un quadro complessivo sulle prospettive sulle attività future del settore dello shipping.
Il paper è disponibile solo in lingua inglese.
Questo lavoro di ricerca è un estratto del Sesto Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy”.

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Nel presente paper viene delineato il quadro globale del trasporto marittimo dei veicoli finiti con dati ed informazioni sui volumi, le rotte e le attività logistico-portuali ad essi connesse.
Si illustrano, pertanto, le strategie intraprese dai carrier per far fronte alle nuove dinamiche del mercato nel rispetto della loro esigenza prioritaria di efficienza. Sulla base di questi dati, saranno poi elaborate anche previsioni sui flussi commerciali e sulle rotte lungo le quali si sta concentrando questa tipologia di traffico.
Si passano poi ad analizzare i nodi marittimi del trasporto di veicoli ovvero i terminal portuali specializzati – descrivendone l’organizzazione funzionale, le caratteristiche infrastrutturali e i player coinvolti – la cui efficienza è diventata un fattore di vantaggio competitivo per tutte le imprese che fanno parte della filiera. Queste analisi consentiranno di enucleare i fattori di competitività dei terminal marittimi Ro-Ro sui quali puntare per massimizzarne la produttività, l’efficienza e quindi la redditività assecondando allo stesso tempo i cambiamenti che stanno interessando lo scenario del trasporto marittimo di veicoli, in particolare nel Mediterraneo.
Questo lavoro di ricerca è un estratto del Sesto Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy”.

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Questo lavoro di ricerca – disponibile solo in inglese – analizza le alleanze globali, diventate una caratteristica dominante del trasporto via container. Si tratta di accordi di cooperazione tra compagnie di trasporto container (carrier) su aspetti operativi. Le alleanze consistono di solito in una serie di accordi di copertura globale sulla condivisione di navi e slot su queste navi. L’obiettivo di tali alleanze è di realizzare economie di scala e una più ampia copertura del servizio.
Questo lavoro di ricerca è un estratto del Sesto Rapporto Annuale “Italian Maritime Economy”.

Il report è stato realizzato da SRM in collaborazione con la direzione studi, pianificazione e logistica dell’AdSP del Mar Tirreno Settentrionale e presentato a Livorno.
Lo studio delinea l’analisi dell’industria Automotive a livello internazionale e nazionale, con un riferimento all’import-export complessivo e marittimo relativo al mercato che il porto di Livorno serve. Nella seconda parte, lo studio si concentra sul trasporto marittimo di veicoli – in particolare sulle auto nuove – e sul ruolo dei terminal nella filiera Automotive.
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