Secondo le previsioni della società di consulenza olandese Dynamar, nel 2015 i traffici regionali e feeder intra-mediterranei raggiungeranno i 15,6 milioni di TEUs, in crescita rispetto ai 14,9 milioni di quest’anno, ma entro il 2017 saliranno a 17,1 milioni.

Quanto a linee intra-regionali, l’area del Mar Egeo risulta essere quella più trafficata, con il porto del Pireo che vanta 54 servizi di linea, seguita da quello di Alessandria con 53 linee. I servizi di linea intra-regionali che toccano gli scali marittimi del Mediterraneo Occidentale (Italia, Spagna, Francia e Malta) servono invece un mercato da circa 2,9 milioni di TEUs annui di capacità mentre l’area adriatica (Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro e Albania) pesa per 911 mila TEUs.

Il porto di Gioia Tauro e quello di Tangeri sono attualmente i due scali principali per il transhipment dei container nel Mediterraneo con una quota del 95% sul totale dei traffici movimentati. In valore assoluto, invece, è lo spagnolo Algeciras a distinguersi come quello dove sono stati sbarcati e imbarcati più container (quasi 4 milioni); a seguire Port Said con 3,8 milioni di TEUs.

Tra le compagnie di navigazione attive nel Mediterraneo, MSC è indiscusso leader controllando il 25% della capacità di stiva sul mercato locale; segue la francese CMA CGM con il 15%. I primi cinque carrier più attivi nei traffici intra-mediterranei (fra i quali figurano anche le due compagnie danesi Maersk e Unifeeder) controllano il 60% delle navi impiegate sul mercato e il 68% della capacità di stiva.

Fonte: Dynamar B.V.