Sono cinesi il maggior numero di porti che fanno di più nel traffico container. La rivista inglese Container Management ha stilato nel suo ultimo numero la classifica dei primi 120 porti container del mondo, mostrando che un quarto dei porti presenti sono statunitensi e cinesi (se ad essi aggiungiamo il Giappone la quota sale al 30%), un numero considerevole se si tiene conto che tutti gli altri paesi della lista sono presenti in media con un paio di porti. Nella Top 10 ben 7 sono porti cinesi; sul podio Shanghai (Cina), Singapore (Singapore) e Shenzhen (Cina). Il primo porto europeo è Rotterdam, all’11° posto.

La classifica per paesi vede al primo posto la Cina con 16 porti, seguita da Usa con 15 e dal Giappone con 6. La Spagna ne vanta, unica in Europa e insieme alla Corea del Sud, addirittura 4 (Algeciras al 30° posto, Valencia al 31°, Barcellona al 78°, Las Palmas al 110°) seguita dall’Italia con 3 (Gioia Tauro al 44° posto, Genova al 70°, La Spezia al 96°).

Escludendo Stati Uniti e Cina in quanto potenze mondiali, notiamo che tutti i paesi con un sistema portuale internazionale segnano pochi porti in questa top 120, mentre i paesi che hanno più porti nella graduatoria sono quelli caratterizzati da minori collegamenti diretti con i traffici internazionali.