I profitti della COSCO sono calati del 73% nel terzo trimestre di quest’anno; si rafforzano le voci che di fusione con il proprietario connazionale China Shipping Container Line (CSCL) per abbassare i costi.
I due vettori, che controllano l’80% del mercato dello shipping nazionale del paese asiatico, hanno già deciso di operare insieme sulle rotte interne della Cina. Se i due carriers, che sono entrambi di proprietà dello Stato, si fondessero, si creerebbe un vettore gigantesco con 1,3 milioni di teu di capacità. Ciò lo collocherebbe al quarto posto, subito dietro CMA-CGM, in termini di classifica mondiale.
Tuttavia, una tale fusione richiederebbe un notevole sforzo, in quanto le due aziende cinesi hanno circa 140 divisioni di trasporto, portuali e finanziarie, tra cui COSCO Pacific Ltd, China COSCO Holdings Company Ltd, COSCO International Holdings Ltd e Cosco investment (Singapore).
Fonte: Ships Monthly









